Cos’è la Psicoterapia?
La psicoterapia può essere definita come un percorso di crescita e di conoscenza profonda di sé e del proprio mondo interiore; uno spazio protetto di ascolto e di accoglienza all’interno del quale terapeuta e paziente lavorano insieme per il raggiungimento di diversi obiettivi tra cui:
• riconoscere i propri bisogni e desideri e imparare a soddisfarli;
• favorire l’emergere delle proprie risorse e capacità;
• superare i blocchi emotivi che limitano significativamente i vari ambiti della propria vita;
• acquisire strumenti e strategie per affrontare in modo funzionale eventi stressanti e momenti di crisi;
• comprendere l’origine e il significato dei sintomi che producono malessere e sofferenza favorendone la riduzione o la completa remissione;
• l’accrescimento dell’ autostima e dell’immagine di sé , ossia sviluppare la capacità di riconoscersi il proprio valore, di agire e scegliere senza il timore del giudizio altrui;
• il miglioramento delle relazioni interpersonali nei diversi ambiti della vita (coppia, famiglia, lavoro, amici).
Il percorso terapeutico, dunque, oltre ad essere un intervento sul disagio e sulla sofferenza della persona, è un’ esperienza relazionale di cura attraverso la quale il paziente, accompagnato dal terapeuta, accede ad una autentica conoscenza di sé arrivando a scoprire e ad attivare le proprie risorse e capacità, avviando così il processo di cambiamento che costituisce l’obiettivo primario di ogni terapia.
Ma entriamo ora nella stanza dello psicoterapeuta cercando di capire cosa intendiamo per cambiamento e in che modo questo si produce. In altre parole:
Come funziona una psicoterapia?
Iniziamo con il dire che il lavoro di psicoterapia è un lavoro a due, che prevede cioè la partecipazione attiva del paziente che, spinto dalla propria sofferenza (il sintomo è visto dunque come un opportunità), inizia sin dal primo incontro a raccontare di sé, della propria storia e delle proprie difficoltà. Molteplici possono essere le motivazioni che lo hanno portato a chiedere un aiuto: un sintomo (come un attacco di panico o un mal di testa ricorrente), una difficoltà in ambito lavorativo, un malessere di cui non comprende l’origine, una sofferenza nella vita di coppia, una difficoltà nella relazione con la famiglia o con i figli.
Seduta dopo seduta, all’interno di un dialogo con il terapeuta, inizieranno ad emergere quelle convinzioni, idee, percezioni, vissuti emotivi, schemi mentali e relazionali disfunzionali che si traducono in comportamenti ricorrenti di cui il paziente non sempre ha consapevolezza o che comunque, pur essendo per lui dolorosi, non riesce ad evitare (un tipico esempio è quello di chi non riesce mai a dire di no ponendosi nella posizione di chi subisce le richieste degli altri rinunciando ai propri bisogni o desideri). Ciascuno di noi infatti, nel corso della propria vita, interiorizza inconsapevolmente un’idea di sé, degli altri e della realtà dalle persone che si sono prese cura di noi sulla base delle relazioni affettive che con esse abbiamo avuto.
Compito del terapeuta sarà quello di aiutarci a riconoscere e comprendere l’origine profonda di tali schemi e pensieri automatici appresi, favorendo così una maggiore consapevolezza del nostro modo di essere e di “funzionare “. Comprendere è dunque il primo passo verso il cambiamento per divenire consapevoli e consentirci di mettere in discussione, e quindi cominciare a trasformare, il nostro modo di sentire e di agire.
Comprendiamo così in che modo le nostre esperienze passate agiscano nel presente e ciò ci restituisce, seppur all’interno di un processo lento e impegnativo, la responsabilità di poterci liberare di vecchie modalità e di acquisirne di nuove più autentiche e funzionali.
La psicoterapia non è però solo un lavoro di tipo cognitivo che coinvolge la nostra parte razionale ed intellettuale. Ogni intervento tecnico del terapeuta infatti acquisisce valore ed efficacia all’interno della cornice relazionale terapeuta/paziente caratterizzata da fiducia, accettazione, accoglienza e rispetto. Quello che si esperisce all’interno della relazione terapeutica è un rapporto fortemente connotato emotivamente ed affettivamente in cui il paziente, in un contesto sicuro e non giudicante, può abbandonare le proprie maschere trovando uno spazio in cui sperimentare comprensione, condivisione, sostegno ed incoraggiamento. In tal senso la relazione terapeutica, basata sull’ascolto empatico e sul rispetto del paziente, è fondamentale per il buon esito della terapia e costituisce essa stessa un fattore di cambiamento.
La relazione assume dunque un’importanza determinante nel processo terapeutico: è una relazione che cura, basata sulla fiducia e che consente di sperimentare un’esperienza emotiva nuova ed autentica (rispetto alle precedenti con le figure significative di riferimento) in cui sentirsi visti, accettati e valorizzati.
Scegliere di iniziare una psicoterapia significa imparare a prendersi cura di sé e darsi la possibilità di vivere una vita piena e soddisfacente nel rapporto con noi stessi e con gli altri.